Ho quindici anni e mi chiamo Giulia. Per carità, nella vita ognuno fa quello che gli va, epperò io ho deciso che sono stanca delle persone che si lamentano sempre, quelle per cui è tutto nero e tutto negativo. Penso a mia mamma, un po' a mio papà, qualche mia amica, il mio ex ragazzo.
Ho scelto di stare con persone che sanno trasformare le difficoltà in opportunità, che si danno da fare e che cercano di trovare il lato positivo delle cose, anche quando le cose vanno male, sempre alla ricerca di nuovi modi per risolvere i problemi e migliorare le cose.
La vita è un'avventura, e tutto dipende dal nostro atteggiamento. Marco è un mio amico, lui è il primo della classe, sa tutto eppure non gli va mai bene niente. Ma che cosa ci fai con la bravura se poi sei sempre scontento e mandi in giro nuvole tossiche?
Se penso a me e ai miei amici, ogni giorno affrontiamo sfide e incertezze, ma è la nostra risposta a determinare il colore della nostra giornata.
Ho capito che le persone che mi piacciono non sono per forza quelle senza problemi, ma sono quelle che affrontano le tempeste con un sorriso, trasformando la pioggia in arcobaleno, oppure in un ballo cantando a squarciagola. Dobbiamo imparare a ballare sotto la pioggia e a cercare la luce anche nei giorni più nuvolosi.
La vita è troppo breve per essere sprecata in lamenti e malumori. Preferisco affrontare il mondo con un sorriso e trasformare ogni difficoltà in un'opportunità di crescita.
La positività è il nostro alleato più potente, insieme al coraggio che quando c'è manda via la paura. Ma ci devi credere, altrimenti se non ci credi tu chi ci deve credere?
E poi secondo me l'atteggiamento positivo è contagioso. Tipo Vittoria, che riesce a farmi ridere anche quando sto giù. Quando siamo circondati da persone positive, ci sentiamo meglio anche noi e ci sentiamo più motivati a fare le cose.
(A. Battantier, Memorie di un'adolescente, mip lab, Giulia, 15 anni)
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