Pensare a noi stessi non è necessariamente un atto di mancanza verso gli altri. Ognuno ha bisogni, desideri e sentimenti che meritano di essere valorizzati.
Tante volte avrei voluto urlare:
"Ehi, ci sono anch'io!".
Restava l'amarezza di non riuscire a rispettare me stessa e la mia dignità.
Per essere in grado di sostenere gli altri dobbiamo prenderci cura di noi stessi.
Come può esserci un equilibrio nelle relazioni se non ci sentiamo appagati o soddisfatti?
Le nostre esigenze e priorità possono mutare nel tempo, l'inconscio spinge per essere ascoltato, inutile fare finta di niente, tanto prima o poi ti presenta il conto.
La mia spensieratalezza deriva da una nuova consapevolezza:
Non si può essere costantemente a disposizione degli altri, ecco perché avevo un così grande malessere interno.
Saper dire:
"Non vado più bene agli altri e me ne farò una ragione" è un atto di coraggio.
Non possiamo soddisfare tutti e non dovremmo sentirne l'obbligo costante.
Trovare l'equilibrio tra il soddisfare i nostri bisogni e le richieste degli altri richiede reciprocità.
È un allineamento tra la cura di sé e la cura degli altri. Quando cediamo troppo ci sentiamo insoddisfatti e rischiamo di perdere il senso di chi siamo.
Non sono diventata stronza.
È che è importante riconoscere quando gli altri cercano di approfittarsi di noi e avere il coraggio di dire "basta".
(A. Battantier, Memorie di un amore, 2023, Frappa, 32 anni)
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