Ciao tempo che scorri,
ricordi le ferite che si aprirono nel petto?
E le cicatrici che rimasero?
Oggi non più un grido.
Sto bene?
Sto meglio?
Son sempre io?
O qualcosa di diverso?
Il dolore schiaccia senza pietà,
La luce accende una nuova realtà.
Come stavi bene.
Come stai?
Come starò?
Si dissolve la voce, i tuoi passi, il colore preciso degli occhi: turchese, azzurro, blu ghiaccio, più non so.
Nell'essenza di me stesso trovo il mio cammino.
(A. Battantier, 1994)