A volte rifletto sulle sfumature nascoste dentro di me.
A volte mi sento come se fossi diviso in due:
da un lato c'è il me che faccio vedere al mondo esterno, ma c'è anche un lato di me che tengo nascosto, un'ombra che mi accompagna sempre e che non voglio far vedere agli altri.
A volte mi sento perso perché non mi conosco.
Ho paura del giudizio degli altri, allora mi difendo con la mia amata ma ormai troppo scomoda e pesante corazza, nascondendo le mie emozioni e i miei pensieri.
Epperò, quando tengo nascosta questa parte di me, finisco per sentirmi ancora più solo perché non sono sincero con gli altri se non mi mostro per quello che sono veramente; soprattutto gli amici.
Non sono trasparente perché ho paura di essere giudicato o di fare qualcosa di sbagliato.
È difficile capire il giusto equilibrio tra mostrarsi veri e tenere i segreti.
Le bugie alla fine aumentano le distanze e la verità, anche se dolorosa, può portare a relazioni più vere; e se saltano forse non erano relazioni così profonde.
Mi sento con tanti pesi dentro di me, il mio lato oscuro mi fa sentire in colpa e mi tiene prigioniero.
Sto cercando di imparare a essere più buono con me stesso e ad accettare tutte le parti di me, quelle belle e quelle meno belle.
Parlando con Carlotta ho capito che ognuno di noi ha una parte nascosta che non vuole far vedere.
Prima o poi riuscirò ad abbandonare la paura di essere giudicato dagli altri e ad abbracciare la mia ombra che vuole perdersi alla luce del sole.
Sono convinto che solo accettando tutte le parti di me stesso potrò davvero sentirmi libero e leggero.
(A. Battantier, Memorie di un adolescente, 2023, ER, 16 anni)
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