Al riparo del millenario buio del patriarcato, l'orrore dello stupro di gruppo si erge come un suggello perfido della mascolinità tossica che domina il mondo.
Non è solo un atto di violenza sessuale ma un rito di passaggio contorto all'interno del branco maschile, dove la sopraffazione e il sadismo convergono in un sinistro balletto.
Merdosi maschi pusillanimi, spesso celati da famiglie compiacenti e madri conniventi, si radunano per dimostrare la loro "forza" nel modo più codardo possibile.
Mortacci loro, mai che tentino di violentare un campione o una campionessa di Arti Marziali.
Il femminicidio in forma di stupro di gruppo si svela come un'ossessione di potere e successivi pubblico ludibrio della vittima.
La reputazione e la rispettabilità della vittima vengono dilaniate, mentre la loro identità è messa a nudo per il godimento malato di chi cerca di consolidare la propria mascolinità fragile (vedi passaggio dei video tra i maschi compiacenti).
La vittima viene poi derisa, sminuita e segnata per sempre da quell'atto brutale, che non solo annulla il suo corpo, ma devasta la sua psiche, lasciando cicatrici invisibili per sempre.
Le madri degli stupratori, in un cieco sostegno al patriarcato, giungono a difendere i propri figli, rinnegando il coraggio di parlare in difesa delle vittime.
Madri degli stupratori che accusano la vittima di aver provocato l'evento orribile, ricorrendo alla solita retorica di "avere cercato ciò che è successo…era una poco di buono".
Questo perpetua la narrativa inaccettabile che in qualche modo le vittime siano colpevoli dei loro stessi tormenti.
Nel mondo del patriarcato, il concetto di mascolinità si attorciglia in una spirale velenosa di dominio e violenza.
Questi omuncoli non dimostrano coraggio (sbandierato agli amichetti), ma una codardia che trova consolazione nell'omologazione del branco.
Soltanto scuotendo le fondamenta del patriarcato e sfidando la cultura di silenzio che protegge i colpevoli possiamo sperare di eradicare questa perversa manifestazione di violenza.
(A. Battantier, Italien Néandertalien)
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