L'innamoramento riflette la nostra capacità di idealizzare e proiettare su un'altra persona le nostre speranze, desideri e aspirazioni.
È un momento di estasi interiore in cui le frontiere dell'individualità sembrano sfumare e il richiamo dell'oggetto amato diventa irresistibile.
Queste passioni iniziali hanno il potere di scuotere le fondamenta del nostro essere ma si basano (solitamente, specie in età giovanile) su elementi fugaci: qualità esteriori, aspetti fisici, proiezioni ideali che svaniscono con il passare del tempo.
Alle volte ci risvegliamo dalle illusioni in grado di nascondere le complessità dell'altro (e di noi stessi).
E l'Amore? L'amore quando arriva?
L'amore è un viaggio più profondo e silenzioso.
È la comprensione profonda dell'altro, abbracciando le sue qualità (potenzialità) e le sue ombre.
L'amore va oltre l'effimero e il superficiale, immergendosi nelle profondità dell'anima e del cuore.
L'amore non è basato sul possesso o sul controllo ma sulla libertà di essere se stessi e di permettere all'altro di essere se stesso.
Nell'amore non c'è bisogno di idealizzare o di proiettare, poiché siamo disposti ad accettare l'altro, anche con i suoi difetti.
L'amore è una comprensione che va oltre le barriere dell'ego, un sentimento che, pur temendo la vulnerabilità, prosegue a testa alta e ardimentosa la vita, insieme.
Attraverso l'amore ci avviciniamo alla verità di chi siamo e di chi è l'altro, provando a superare le maschere e le illusioni che l'innamoramento spesso ci mette addosso.
Scriveva Thomas Bergen:
"Gran cosa l'innamoramento...ma ha natura effimera e può bruciar di fatuo fuoco ardente. L'amore è più profondo e non è mai perdente".
L'innamoramento è un portale, ma l'amore è il territorio in cui dobbiamo cimentarci ad abitare.
È un cammino che richiede pazienza, introspezione, consapevolezza e la volontà (e desiderio) di affrontare le sfide interiori.
(A. Battantier, Memorie di in amore, 2020, Mip Lab, Art by Stephen Stadif)