Il sentimento dell'odio, accompagnato dalla rabbia e dalla vendicatività, può assumere molte forme.
Le ferite che abbiamo subito possono spingerci a voler ferire gli altri o a desiderare vendetta, pensando che così le nostre sofferenze saranno vendicate.
Quali sono le radici di questi sentimenti distruttivi?
Talvolta l'odio e la rabbia verso gli altri derivano da ferite non risolte subite in passato che ci hanno fatto sentire impotenti e vulnerabili.
La vendetta sembra allora la soluzione per ristabilire il nostro senso di potere, ma alla fine non fa altro che perpetuare il ciclo di dolore.
E poi c'è il perdono.
Il perdono è una scelta coraggiosa, non un segno di debolezza.
Quando riusciamo a perdonare, non stiamo negando il nostro dolore o giustificando il comportamento altrui.
Stiamo cercando di riconoscere che il rancore e l'odio non ci servono più e che possiamo intraprendere un percorso di trasformazione.
Le ferite possono cristallizzarsi sulla nostra psiche, imprigionandoci emotivamente.
Ma il perdono, sebbene non possa cancellare il passato, ci offre la chiave per aprire quella prigione e completare il processo di guarigione.
Insisto nel rimarcare (perché molti non accettano questo punto) che perdono non significa dimenticare o giustificare l'ingiustizia subita, ma piuttosto liberarci dai pesi del passato che ci trascinano verso il basso o ci rallentano la crescita.
È importante provare ad abbracciare un cambiamento interiore.
Non possiamo controllare gli eventi esterni ma possiamo decidere come reagire ad essi.
La vendetta può sembrare dolce e il giusto "regalo" da restituire con gli interessi ma rischia di lasciare un retrogusto amaro.
L'odio, la rabbia e la vendicatività sono legati alle ferite del passato.
La vendetta è una tremenda e allettante strada tentatrice ma il perdono resta, a mio avviso, il modo migliore per guarire dalle ferite e abbracciare il cambiamento interiore.
Il perdono può portare ad una trasformazione profonda, consentendoci di elaborare le ferite che ci hanno ostacolato e rallentato il cammino.
Perdonare ci dà il potere di trasformare il nostro dolore in liberazione.
(A. Battantier, 2023)