La tecnologia, intesa come strumento, può alimentare l'utopia dell'apertura mentale verso la corsa al futuro ma in realtà spesso si presta a essere uno strumento di controllo.
Le risorse che essa offre possono fungere da strategie per condizionarci.
I giovani, (o "giovanili") spesso ostentano la tecnologia come elemento di rottura e di cambiamento, salvo essere plasmati secondo logiche predefinite.
La natura neutrale della tecnologia stessa è andata a ramengo da tempo, è stata trasformata in uno strumento di manipolazione delle masse.
La società moderna è malata e, l'illusione di salute è perpetuata dalla continua enfasi sulla cura e sulla medicina.
Ma curare non è lo stesso che essere sani e spesso ciò che curiamo è un sintomo, non la radice della malattia. Perché? Perché conviene così a chi vende.
E l'omologazione è mascherata da personalizzazione.
Ho una visione pessimistica o realistica della realtà?
Questa personalizzazione è un'illusione, un guadagno per l'economia (di pochi) ma un costo elevatissimo per la vita autentica.
L'omologazione si veste a carnevale, dietro la promessa di un'individualità personalizzata si crea una società di conformisti inconsapevoli (quest'anno ad una festa in maschera c'erano 14 Uomo Ragno).
Lecito è esprimere il dubbio se un altro cambiamento sia possibile, considerando quanto profondamente radicati siano i meccanismi di controllo e manipolazione.
Sono sociologicamente pessimista ma psicologicamente ottimista.
Quando mi immergo nel mio lavoro ancora qualcosa mi spinge a considerare una prospettiva di cambiamento, cercando di rompere l'illusione dell'individualità personalizzata e affrontando le sfide di questa società bacata. Serve una visione più chiara e consapevole.
(A. Battantier, 2023)
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