"Quando ti dicono che sei cambiata, vogliono solo dire che non sei più come fa comodo a loro".
Ho deciso di mettere giù qualche pensiero perché è successa una cosa strana l'altro giorno.
Sai, quando ti dicono che sei cambiata, ma in realtà vogliono dire che non sei più troppo comoda per loro.
Oh sì, che delusione che vi ho dato, scusate se ho smesso di essere una vestitino su misura secondo i vostri piani!
All'inizio non capisci, infatti ci sono rimasta male.
Pensavo di essere l'ultima e unica sua amica. Sbagliato! Forse vado bene solo finché dura la novità.
Ci metti tempo a capire che qualcosa è cambiato.
È come rincorrere il vento, bello ma ad un tratto ti fermi e dici: basta vento, continua da solo.
È che io idealizzo le persone come fossero super eroi da fumetto.
Ma ho imparato una lezione: errore mio, non sto più piangendo. No, signore.
La vita va avanti, come il treno di Cesano delle 7:15 che se non mi sbrigo mi perdo.
Ed io non ho voglio di restare in stazione.
Ecco il mio proposito prima di entrare in doccia:
Quando ti dicono che sei cambiata, sorridi e poi voltati e prosegui per la tua strada, indossando la tua persona come fosse il vestito più bello (e pazzo) del mondo.
La vita è troppo breve per perdere tempo con chi non ti accoglie e ti abbraccia e ti coccola e ti parla e ti ascolta.
Non importa quanto cambio,
io sarò sempre una versione migliorata di ogni giorno che passa.
Scusa lo sfogo ma alle volte serve una ricarica di fiducia.
(A. Battantier, Memorie di un'adolescente, Memorie di un amore, 2018, Bita, 16 anni)
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