L'IMPORTANZA DEL SORRISO NEGLI OCCHI DI UNA SCONOSCIUTA INCONTRATA ALLA STAZIONE IN ATTESA DI UN TRENO CHE PORTAVA TRE ORE DI RITARDO
Stazione di Firenze, una lunga odissea nella merda. Una giornata di fatica e sudore. Con lo zaino in spalla mi sono ritrovato in mezzo all'interminabile fila.
Il caldo opprimente non dava tregua, un'attesa eterna.
Ero arrabbiato, l'idea di una vacanza che stava sfumando a causa di un treno che non passava mai mi aveva reso insopportabile come so solo io e chi mi conosce.
Strascicando i piedi alla ricerca di ombra è successo qualcosa di bello.
Ho abbassato gli occhi e il mio sguardo ha incrociato quello di una signora seduta su di una panca.
Un sorriso si è dipinto sulle sue labbra ed è arrivato dritto al mio cuore.
Odio la retorica ma in quel momento mi sono reso conto di quanto spesso dimentichiamo il potere di un gesto così semplice.
Quel sorriso è rimasto con me, anche quando il treno finalmente è arrivato con tre ore di ritardo (forse anche di più ma non le ho più contate).
Quel sorriso mi ha preso in un modo che non avrei mai immaginato.
In mezzo a tutte le frustrazioni e delusioni c'è alle volte spazio per la gentilezza e l'umanità.
Quel sorriso mi ha cambiato, ho deciso di portarlo dentro di me come un segno di continuare a credere ancora nelle persone; come ero io qualche anno fa, poi uno si chiude, ma perché?
(A. Battantier, Memorie di un amore, 2007)💕
#memoriediunamore