Si parlava con un amico caro, forse il mio migliore amico.
Esiste la possibilità di un altro mondo possibile?
Spesso riflettiamo sul consumismo e sulla società in cui viviamo.
Penso ai giovani paralizzati da opposti estremismi, loro avrebbero un ruolo importante ma non sempre lo sanno.
Dovremmo cercare alternative al consumismo sfrenato, indirizzando le energie verso progetti creativi e sostenibili.
Un mondo in cui ci siano meno cose materiali ma più relazioni umane e contatti con la natura.
Il mio amico, sorridendo, mi ha dato dell'idealista utopista.
Sarà, ma i ragazzi almeno?
La generazione del futuro potrebbe fare la differenza? Forse, se fossero consapevoli delle loro scelte e cercassero poi di portare avanti un messaggio di cambiamento.
Forse un altro mondo più sostenibile e giusto potrebbe essere possibile, quanto meno sognato.
Come stiamo vivendo?
Cosa possiamo fare per creare un futuro migliore?
Il mio pragmatico amico mi dice:
"Noi non siamo i protagonisti della storia, siamo mere comparse. Chi comanda ha il potere di rendere il mondo un posto migliore per noi e per le generazioni future".
Il mondo sembra avviato verso una deriva auto-distruttiva.
Questa sensazione di immobilismo mi logora e può essere opprimente, perché non provare a fare la differenza?
Comparsa o non comparsa, ognuno ha il potere di contribuire nel proprio piccolo per migliorare la situazione.
Un piccolo gesto di gentilezza, una scelta responsabile, un impegno per l'ambiente possono avere un impatto significativo quando moltiplicati dall'azione di molti.
Va fatto per le generazioni a venire (se ci sbrighiamo).
(A. Battantier)